21 maggio 2024 – 10:10
Nel cuore della notte, nell’aria carica di tensione del carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino, si è consumato un dramma che ha scosso le coscienze dei presenti. Un detenuto del padiglione A, in preda alla disperazione, ha cercato di porre fine alla propria esistenza legando una maglia alle inferriate della sua cella. Ma il destino aveva altri piani per lui, poicheeacute; l’intervento tempestivo dei quattro coraggiosi agenti della polizia penitenziaria ha impedito il tragico epilogo.Tuttavia, la situazione è precipitata quando il detenuto, furioso per non poter effettuare una telefonata aggiuntiva, ha appiccato fuoco alla maglia e ha attaccato gli agenti con violenza inaudita. Calci, pugni e sputi sono stati gli strumenti con cui ha reagito alla disperata opera di salvataggio da parte degli agenti che hanno rischiato la propria incolumità per impedirgli di compiere l’estremo gesto.I quattro coraggiosi poliziotti sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria: tre di loro hanno ricevuto una prognosi di 7 giorni, mentre uno solo un giorno. Questo episodio rappresenta purtroppo l’ennesimo caso di violenza all’interno delle istituzioni penitenziarie torinesi, dove ben 28 agenti sono rimasti feriti dall’inizio dell’anno a causa delle condizioni precarie e dell’assenza di un controllo efficace.Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, denuncia la totale mancanza di controllo negli istituti penitenziari torinesi e l’abbandono in cui versano gli agenti costretti a operare in condizioni estreme. La carenza di supporto logistico e organizzativo si riflette anche nella mancata pianificazione delle ferie degli agenti, testimonianza tangibile del grave abbandono istituzionale che mette a repentaglio la sicurezza sia degli operatori che dei detenuti stessi.
