17 ottobre 2024 – 13:01
Le calamità naturali dell’alluvione, delle frane e dei dissesti verificatisi il 29 e 30 giugno hanno causato ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e alle proprietà private, con una stima attuale di circa 160 milioni di euro. Tale cifra è stata comunicata al fondo solidarietà dell’Unione europea, che si è impegnata a fornire un contributo di circa quattro milioni di euro per affrontare l’emergenza. Le risorse necessarie per la riparazione del territorio e per fornire assistenza ai cittadini provengono principalmente da Stato, Regione e Comuni coinvolti nella situazione critica.L’intervento della Protezione Civile, sia a livello nazionale che regionale, è fondamentale per coordinare le operazioni di soccorso e ripristino. Dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del governo centrale, il Ministero della Protezione Civile e delle Politiche del Mare ha stanziato un finanziamento di 20 milioni e 600 mila euro per fronteggiare l’emergenza. Il Ministro Sebastiano Musumeci ha confermato questo impegno durante un incontro a Cogne, uno dei centri maggiormente colpiti insieme a Cervinia dall’ondata alluvionale.Valerio Segor, direttore della Protezione Civile in Valle, ha spiegato che tali fondi saranno utilizzati in base al piano dei danni redatto nella fase iniziale dell’emergenza. Le procedure operative sono regolate dalle disposizioni del responsabile nazionale della Protezione Civile, che coordina gli sforzi per affrontare la situazione critica. Attualmente si sta lavorando alla stesura di ulteriori due piani: uno integrativo per gestire la fase successiva all’urgenza immediata e uno relativo al rischio residuo che potrebbe persistere a seguito degli eventi calamitosi.