Cinzia Lo Fazio racconta emozionanti storie di oggetti dimenticati nel suo libro “Al Bif: il valore delle cose perdute”.
Nel cuore di Cinecittà si cela un luogo segreto, una Wunderkammer che racchiude l’anima del cinema in mille sfaccettature. Si tratta dello Studio EL, fondato nel lontano 1983 da due maestri dell’arte cinematografica: Ettore Scola e il geniale scenografo Luciano Ricceri. Questo spazio magico è stato il teatro delle creazioni più straordinarie, un vero e proprio laboratorio rinascimentale dove le menti brillanti dei due artisti hanno dato vita a capolavori indimenticabili. Ma non solo: Studio EL è stato anche un luogo di formazione e crescita per giovani talenti desiderosi di imparare e mettersi alla prova nel mondo del cinema.Dopo la scomparsa di Scola e Ricceri, lo Studio EL sembra aver conservato intatto il ricordo di quegli anni d’oro, come se il tempo si fosse fermato insieme alle loro creazioni. Grazie all’impegno instancabile di Ezio Di Monte, storico collaboratore dello studio e custode geloso della memoria dei due grandi artisti, oggi questo luogo è diventato un vero e proprio santuario all’interno di Cinecittà. Gli oggetti che popolano lo Studio EL sono testimoni silenziosi di una storia gloriosa, frammenti preziosi di un passato che continua a vivere attraverso le opere d’arte artigianali e poetiche create da Scola e Ricceri.Tra le meraviglie conservate in questo scrigno del cinema italiano troviamo la macchina rossa a pedali de La famiglia (1987), il bosco incantato de Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) realizzato con gigantografie e calchi, i disegni preparatori su semplici fogli di carta che raccontano l’anima creativa di Scola. Ogni oggetto custodito nello Studio EL è carico di significati profondi, simboli di un’epoca ormai tramontata ma mai dimenticata.Oltre agli artefatti che popolano lo Studio EL, il documentario Tutte le cose che restano – Studio EL a Cinecittà offre uno sguardo privilegiato sulle vite degli artisti che hanno reso grande il cinema italiano. Le testimonianze di personalità illustri come Andrea Occhipinti, Ricky Tognazzi, Massimo Wertmüller e molti altri arricchiscono il racconto della straordinaria eredità lasciata da Scola e Ricceri. Grazie al lavoro instancabile dei protagonisti del documentario come Ezio Di Monte e Silvia Imperi, lo Studio EL continua a brillare come una stella nel firmamento del cinema italiano, preservando intatto il suo patrimonio culturale per le generazioni future.