Festival dell’Architettura

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Festival dell’Architettura: il progetto del Comune di Ivrea selezionato tra i vincitori del Bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del Mibact per il 2020.

Sono 7 i vincitori del Festival dell’Architettura, iniziativa volta a promuovere la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura di qualità per il progresso civile, sociale ed economico del Paese. I progetti vincitori del bando sono, in ordine di punteggio:
1.  BiArch – Bari International Archifestival, Comune di Bari
2.  CHANGE – Architecture Cities Life, Associazione Open City Roma
3.  Design for the Next Community, Comune di Ivrea
4.  SI ARCH FEST – South Italy Architecture Festival, FCP Farm Cultural Park
5.  2050 ArchiFest – Abitare il mondo altrimenti, Comune di Colle Val d’Elsa
6.  Rigenera, Ordine APPC di Reggio Emilia
7.  I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili, Università di Cagliari

Al bando Festival dell’Architettura hanno partecipato 49 progetti, pervenuti da tutta Italia.
I progetti sono stati selezionati dalla commissione, designata dal Direttore Generale della DG Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana e composta da cinque membri: l’arch. Maurizio Pece, funzionario architetto della Direzione Generale e Presidente di Commissione, l’arch. Attilio Terragni, il dott. Manuel Orazi, la dott.ssa Silvia Barbarotta e l’arch. Luciano Antonino Scuderi.

Il Comune di Ivrea ha visto assegnati tutti i 40.000 euro richiesti che si sommano ai 10.000 di co-finanziamento del Comune stesso dal Capitolo UNESCO.
Il progetto, presentato dal Sindaco di Ivrea con delega UNESCO, è stato elaborato e sviluppato dall’Arch. Michele Cafarelli, assessore all’Urbanistica della Città di Ivrea, e si svilupperà secondo il seguente programma:


• International centre for Contemporary Design of Ivrea: Talks finalizzate alla creazione di un centro che promuova l’idea della città come laboratorio della cultura architettonica e dei suoi molteplici linguaggi nell’architettura, nel territorio, nel prodotto e nella grafica.
• Abitare la Buffer Zone I: Workshop finalizzato all’innovazione dello spazio urbano attraverso la collaborazione tra cittadini e creativi, attraverso interviste, raccolta di oggetti, rielaborazioni creative messe a disposizione dei progettisti.
• Abitare la Buffer Zone II: Mostra di materiali documentari diversi che mettono in evidenza la pluralità dei linguaggi, pluralità delle culture, degli style of life, di cui gli edifici sono il risultato ad oggi e che si intreccia con le story of life raccolte con il workshop.
[In]visible Ivrea: L’eredità grafica olivettiana rappresenta un enorme patrimonio artistico e culturale di fama internazionale. Negli ultimi anni l’arte, ed in particolar modo la street art, ha giocato un ruolo da protagonista nelle azioni di rigenerazione urbana come pratica di riqualificazione del territorio. [In]visible Ivrea è un contest di street art sulla reinterpretazione contemporanea dei linguaggi olivettiani grazie ai software di progettazione generativa. Le opere dei vincitori saranno realizzate su alcune superfici di edifici non vincolati posti in buffer zone e nel quartiere di San Bernardo.
• Jane’s Walk a Ivrea: Passeggiata nell’area Buffer del Sito sull’esempio delle giornate dedicate all’urbanista americana, calate nella realtà eporediese.
• Passeggiata narrata fra le architetture olivettiane: Un’insolita visita delle architetture olivettiane permetterà ai visitatori di comprendere non tanto l’aspetto tecnico o architettonico, quanto quello sociale, culturale e di comunità che l’Olivetti, ma soprattutto Adriano ha rappresentato per il territorio eporediese.
• Passeggiata naturalistica fra le architetture olivettiane: La passeggiata naturalistica prevede l’osservazione e la conoscenza di tutti quegli elementi e quelle soluzioni paesaggistiche che sono state progettate, grazie al contributo intellettuale di Adriano, in armonia con le fabbriche nascenti. Alberi centenari che raccontano la bellezza di un paesaggio e sullo sfondo le Officine ICO che dialogano con essi nella loro veste bianca ed elegante.
• Come nasce un sito UNESCO: Talk con i diversi soggetti che hanno promosso il processo di candidatura della città di Ivrea.
• Progetto Oculus. Olivetti. Canavese. Vision: Il progetto si pone l’obiettivo di creare un laboratorio di ideazione e di contaminazione tra enti locali, nazionali e internazionali. Oculus prevede infatti di portare a Ivrea 30 studenti di architettura dalle diverse facoltà italiane e dalla famosa Graduate School of Design dell’Università di Harvard. Gli studenti, dopo un’introduzione ai siti simbolo del progetto di Adriano Olivetti e al contesto antropico e naturalistico in cui sono inseriti, parteciperanno ad una serie di workshop sulla filosofia d’impresa, sull’urbanistica di comunità, sul recupero di architetture industriali, sul community-centered design. Gli incontri saranno tenuti da Beniamino De’ Liguori Carino, Michele De Lucchi e Stefano Zamagni. La settimana proseguirà poi con un atelier di ideazione presso Villa Belliboschi, sede eporediese della Fondazione Olivetti e la successiva esposizione in concomitanza con l’inaugurazione del festival.
• Città moderne/città sostenibili: Forum con le città entrate nella lista del patrimonio per il loro patrimonio architettonico moderno davanti alla sfida lanciata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
• Olivetti Wunderkammer: Allestimento di uno spazio in cui i materiali della storia della fabbrica e della città vengono messi a disposizione dei visitatori che possono così organizzare autonomamente la loro storia di Ivrea e della Olivetti e offrirla ad altri futuri fruitori.
• Il mio robot con Arduino: Arduino è la scheda elettronica programmabile open source, ideata e sviluppata a Ivrea. Il workshop è rivolto ai bambini dai 9 ai 12 anni. L’obiettivo è far interagire i bambini con l’elettronica e gli strumenti informatici.
• Flash3D: Laboratorio di progettazione e stampa 3D per introdurre i ragazzi dai 12 anni in su al mondo dei Makers. Fine del laboratorio sarà la stampa di un piccolo prototipo in 3D di bassa complessità.


Il tutto si svolgerà, come previsto dal Bando, nel periodo che va dal 20 marzo al 20 maggio 2020.

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