20 settembre 2024 – 13:45
L’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa monsignor Roberto Repole ha recentemente condiviso con la comunità una profonda riflessione attraverso la sua ultima lettera pastorale per l’anno 2024-2025, intitolata “Voi stessi date loro da mangiare”. Questo scritto si ispira all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui Gesù incarica i suoi discepoli di nutrire la folla affamata, invitando così alla generosità e alla solidarietà. La Chiesa cattolica è nota per il suo attivismo nel campo del volontariato, offrendo servizi di qualità ai più bisognosi con costanza ed amore. Tuttavia, monsignor Repole sottolinea che l’impegno della Chiesa va ben oltre la semplice assistenza materiale: la vera carità nasce dall’amore di Cristo e non può limitarsi a gesti superficiali. Egli chiarisce che la carità cristiana non deve essere confusa con un’organizzazione di beneficenza o un ente assistenziale, poiché va al di là delle necessità materiali per abbracciare l’intera persona nell’amore divino. La solidarietà non è solo una risposta ai bisogni tangibili come cibo o cure mediche, ma un modo profondo per far sentire ad ogni individuo il proprio valore e dignità, offrendo speranza e possibilità di rinascita anche dopo gli errori commessi. Monsignor Repole invita quindi tutta la comunità cristiana a vivere la carità come uno stile di vita, coinvolgendo ogni membro nella promozione del bene comune e nell’aiuto reciproco. In questo modo, la Chiesa si distingue dalle altre realtà civili che operano per il sostegno ai più deboli, offrendo un modello autentico ed ispiratore basato sull’amore fraterno e sulla compassione universale.
