La magnifica Aosta svela un nuovo spettacolo nella sua Area megalitica, ricca di sorprese e novità incantevoli.

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Dalle tracce millenarie degli esseri umani alle maestose gallerie delle lapidi.

Le tracce del passato emergono con maestosità nell’Area megalitica di Aosta, che riapre le sue porte dopo un attento restauro durato diversi mesi. Un viaggio affascinante attraverso i secoli, che parte dalle antiche impronte umane dell’Età del Bronzo, rinvenute su un campo arato e considerate le più antiche della Valle d’Aosta. Ma è nella grande sala che si cela il vero tesoro: 46 stele antropomorfe, imponenti lastre monolitiche che rappresentano una vera e propria rinascita qualitativa nell’arte figurativa dell’epoca. L’esperienza museale è stata completamente rinnovata e ampliata, a partire dallo spostamento dell’ingresso, per condurre i visitatori alla scoperta di un deposito stratificato scoperto nel lontano 1969. Attraversando le epoche storiche del Neolitico finale, dell’Età del Rame, del Ferro e Romana, fino ad arrivare al Medioevo e all’Età Moderna.Le feritoie lungo una galleria di accesso permettono uno sguardo suggestivo sull’enorme area archeologica sottostante. Ma le novità non finiscono qui: la ‘Rampa del tempo’, arricchita da elementi tridimensionali evocativi delle epoche passate, offre un percorso immersivo senza precedenti. Una sala dedicata alle proiezioni video su pareti a 270 gradi regala invece una vera e propria immersione sensoriale.Ma è nelle parole dell’archeologo Gianfranco Zidda che si scopre la vera rivoluzione di questa nuova fase: le stele. Una sala imponente, alta oltre otto metri, accoglie l’allineamento di 46 stele, intere, frammentarie e basi. Un caso unico nel suo genere, che testimonia una ricchezza artistica senza pari. Un dettaglio affascinante è rappresentato dal fatto che queste stele non presentano distinzioni di genere, sottolineando l’importanza dell’umanità nel suo insieme.Non passano inosservate nemmeno le misteriose impronte umane, trovate lungo i solchi delle arature. Grazie a rilievi accurati, gli studiosi sono stati in grado di stimare l’altezza delle persone che le hanno lasciate: tra i 155 e i 170 centimetri. Un indizio prezioso per comprendere meglio il contesto storico e sociale di quei tempi lontani.L’Area megalitica di Aosta si presenta dunque come un luogo straordinario, capace di raccontare con eloquenza il passato millenario della Valle d’Aosta e offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile all’insegna della storia e dell’arte.

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