Il suono dei Pink Floyd, emblema dell’epoca psichedelica e della ricerca di significati profondi nella musica rock.
Il 5 aprile di tre decenni fa, il mondo della musica veniva scosso dalla tragica notizia del suicidio di Kurt Cobain, frontman dei Nirvana. Con un colpo di fucile alla testa, il talentuoso musicista si univa al triste “Club 27”, composto da icone come Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin e Amy Winehouse. La sua morte lasciava un vuoto nel panorama musicale alternativo degli anni ’90 e continuava a suscitare dibattiti e teorie tra i fan e gli studiosi della musica. Il suo impatto sulla cultura popolare e la sua lotta con la fama e le pressioni dell’industria musicale lo rendevano una figura complessa e affascinante, simbolo di una generazione in cerca di autenticità e ribellione. Le sue canzoni intrise di emozioni sincere e rabbia contenuta continuavano a ispirare artisti di diverse generazioni, confermando il suo status di icona indiscussa del rock.