L’unità di crisi boccia i mercati all’aperto: in arrivo norme più restrittive. I dati aggiornati comune per comune

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“I dati dimostrano la crescita dell’emergenza e la gravità del momento. Se la situazione non viene governata bene potremmo compromettere i risultati sin qui raggiunti ed essere catapultati nelle settimane prossime in una situazione pericolosa. In questi giorni vi è più gente per la strada e nelle piazze. Sicuramente le giornate di sole rendono più difficile rispettare la consegna del restare a casa, ma questo è l’unico modo per non aumentare i contagi e per dare il proprio contributo a tutto il sistema sanitario “. Renzo Testolin, Presidente della Regione, durante la conferenza stampa streaming di venerdì 3 aprile, non ha usato mezze parole per sottolineare che in questo momento si deve veramente non cedere alle tentazioni, spinti anche anche da una comprensiva stanchezza psicologia, e abbandonare le precauzioni . E proprio “per inibire alla gente la possibilità di uscire” ha promesso entro un paio di giorni un’ordinanza che regolamenti in maniera più chiara quanto già previsto dai decreti nazionali, ad esempio in materia di mercati all’aperto, recentemente riaperti non tra poche polemiche. Scelta, quest’ultima, che non piace all’unità di crisi dell’emergenza Coronavirus. Il Presidente Testolin l’ha detto chiaramente: “Siamo contrari alla riapertura dei mercati all’aperto se questi non si attengono, ad esempio, a precise regole di distanza tra i clienti e di assembramenti delle persone. Capiamo le esigenze della gente e anche quelle commerciali, ma da parte nostra faremo in modo di impedire i mercati all’aperto, se non si atterranno a precise regole per evitare il contagio. Il nostro presupposto è di normare a livello locale le leggi nazionali, se queste non vanno nella chiara direzione di evitare il contatto tra le persone”. L’obiettivo è disincentivare forme di aggregazione, perché il momento è delicato e la percezione, supportata da numerose segnalazioni, al di là dei controlli delle forze dell’ordine che ovviamente non possono essere dappertutto, è che la gente nei ultimi giorni abbia un po’ di disatteso le ordinanze e le raccomandazioni. “È soltanto attraverso un atteggiamento responsabile, che si traduce nello stare a casa e nel limitare il più possibile i trasferimenti, così come nell’utilizzare guanti e mascherina, mantenendo la distanza di sicurezza, che possiamo uscire da questa emergenza” ha rimarcato il Presidente Testolin. Sulla stessa lunghezza anche il dottor Luca Montagnani, commissario dell’Usl Valle d’Aosta, cheha insistito sulla necessità di rispettare le regole: “I dati ci danno 2702 persone in isolamento, con una curva di crescita piatta. Da due giorni, ma è ancora troppo presto per gridare vittoria, sono diminuiti gli accessi al pronto soccorso per il covid. Se non continuiamo a restare isolati a casa gli sforzi fin qui fatti rischiano di essere vanificati”. E ha aggiunto, lapidario :”Io sono contrario all’apertura del mercato dato che gli ingressi sono poco controllabili. Se molliamo l’epidemia non si fermerà”. Anche Pio Porretta, direttore della Protezione Civile, ha ribadito con forza il proprio parere negativo allo svolgimento sul territorio regionale dei mercati: “Sono momenti di assembramento quindi da evitare. L’invito che facciamo è quello di restare a casa e queste manifestazione spingono invece la gente ad uscire”. Testolin, che ha promesso un’ordinanza ad hoc, ha anche evidenziato come da parte delle forze dell’ordine, vista proprio la drammaticità del momento, ci sarà una maggiore rigidità nell’effettuare i controlli. Anche perché i dati parlano di un totale, ad oggi, di 74 morti, ben 13 in più rispetto a ieri. Il dottor Montagnani ha fatto il punto su quanto fatto nella settimana, soprattutto sul territorio grazie anche ai medici volontari della Croce Rossa e a quelli, sempre volontari, che si sono presentati direttamente all’asl. Ha detto: “Abbiamo rafforzato il personale nelle microcomunità che presentano più criticità ovvero quella di Pontey, di Valtournenche, di Verrès e nella Casa di Riposo Padre Lorenzo di Aosta, cui ci siamo fatti carico come consulenti della gestione, sebbene sia una struttura privata. Abbiamo messo in atto un piano di tamponamento di tutte le microcomunità del territorio che è già iniziato nei giorni scorsi: sono state già quasi tamponate tutte le micro del centro e della bassa Valle, ne mancano ancora poche, poi ci sposteremo in alta Valle. Ad Aosta, per necessità, abbiamo già tamponato l’ RSA e una parte di micro del Festaz e il Père Saint Laurent. Al momento attuale nelle micro ci risultano decedute 3 persone a Pontey, 2 a Verrès, 2 ad Antey e 2 a Valtournenche: tutti gli altri decessi non hanno per adesso la conferma di un tampone. Nelle microcomunità al momento attuale sono isolate 67 persone, molte delle quali con test positivo”. Il dottor Montagnani ha anche snocciolato numeri dei risultati positivi al test del Coronavirus tra i dipendenti dell ‘usl valdotana, che in totale sono 63: 28 infermieri, 17 medici, 7 amministrativi, 4 operatori tecnici, 6 OSS e il Commissario. L’invito da parte di tutti i componenti dell’unità di crisi è quello di #restare a casa.

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I dati dell’emergenza

L’appuntamento con i giornalisti è stata anche l’occasione per dare i dati dell’emergenza:

I tamponi refertati nelle ultime 24 ore sono stati 157, dei quali 48 sono risultati positivi. Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria della Valle d’Aosta, il numero delle persone positive al test del Coronavirus è di 716, mentre i negativi a oggi sono 819 (946 i test con risultato negativo, perché comprensivi dei tamponi fatti per le verifiche sui guariti).

Riportiamo sotto i dati aggiornati alle ore 16 divisi comune per comune.

In Valle d’Aosta sono stati fatti 1991 test.

I ricoverati Covid-19 sono 69, dei quali 25 sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva.

Il numero dei decessi legati al Covid-19 è di 74 persone (si è abbassato il range di età che ora va dai 45 ai 100 anni), mentre 26 sono i pazienti guariti.

Sono 2 mila702 le procedure di quarantena obbligatoria o di isolamento domiciliare.

Il Dottor Montagnani ha evidenziato che in Valle d’Aosta la percentuale della popolazione sottoposta a tampone è pari al 1,5 per cento, 2 per cento il dato del Veneto, 1,1 per cento della Lombardia, 0,6 per cento di Piemonte e Liguria.

Microcomunità: tamponi a tutti i residenti

Il gruppo di lavoro che si occupa dell’attività sanitaria sul territorio sta procedendo con il programma di tamponamento dei circa mille residenti nelle microcomunità della Valle d’Aosta.

Aosta, (Casa di riposo J.B. Festaz e Réfuge Père Laurent), Valtournenche, Antey, Pontey, Brusson, Verrès, Hone, Perloz, Challand-Saint-Anselme e Roisan, per circa 411 ospiti tamponati, sono già state visitate dal gruppo di lavoro nei giorni scorsi.

Oggi è stata la volta di Saint-Pierre, La Thuile, Pré-Saint-Didier, Chatillon, Saint-Vincent, Gaby, Gressoney-Saint-Jean e Aosta (microcomunità Bellevue, centro polivalente e casa famiglia), per un totale di 197 residenti.

Attualmente i residenti COVID positivi nelle 37 microcomunità della Valle d’Aosta, su un totale di quasi mille persone, sono 67.

Il coordinatore sanitario Montagnani ha inoltre evidenziato che per dare maggiore supporto sanitario alle strutture per anziani, pubbliche e private, e in particolare a quelle di Pontey, Valtournenche, Verrès e al Père Laurent di Aosta, è stato destinato al territorio il personale medico volontario e quello della Croce rossa, arrivato in questi giorni Valle d’Aosta.

Dispositivi di protezione individuale

Sulla questione dispositivi è intervenuto il Direttore della Protezione civile Pio Porretta che ha comunicato che si sta ultimando, sempre nel quadro della pianificazione straordinaria rivolta alle microcomunità, la dotazione di ulteriori dispositivi, soprattutto laddove vi sono ospiti positivi al virus.

Mascherine chirurgiche verranno distribuite nei prossimi giorni dalla Protezione civile alle famiglie all’interno delle quali, seppur isolato, è presente un caso positivo.

Apertura mercati in Valle d’Aosta: contraria l’Unità di crisi

L’Unità di crisi, per il tramite del soggetto attuatore dell’emergenza, Pio Porretta ha ribadito con forza il proprio parere negativo allo svolgimento sul territorio regionale dei mercati: Sono momenti di assembramento quindi da evitare. L’invito che facciamo è quello di restare a casa e queste manifestazione spingono invece la gente ad uscire.

Sulle questione mercati è intervenuto anche il coordinatore sanitario Montagnani : Io sono contrario al mercato, perché le persone lì non sono controllabili. Capisco le necessità economiche, ma se abbassiamo la guardia in questo momento la diffusione del virus sul territorio regionale non si fermerà.

Il Presidente della Regione Renzo Testolin ha quindi annunciato che il tema mercati sarà affrontato a breve in un’ordinanza che detterà misure molto stringenti, per spingere i Comuni a non organizzarli.

I controlli delle forze dell’ordine

Nella giornata di ieri i controlli da parte delle forze dell’ordine sono stati 916: le persone controllate sono state 864, mentre gli esercizi commerciali sono stati 52. E 14 sono state le persone sanzionate, mentre non sono stati presi provvedimenti nei confronti delle attività che sono state sottoposte a verifica.

Raccolta fondi Association Amis Batailles de Reines : Combattons Ensemble! Mais à distance #iorestoacasa #iorestoinstalla

Il Presidente ha inoltre fatto cenno, tra le tante iniziative nate sul territorio valdostano, per raccogliere fondi a favore dell’emergenza, quella dell’Association Amis Batailles de Reines che ha voluto dare il suo contributo in questo momento di estrema difficoltà per la comunità valdostana

In questo momento, durante il quale anche i Combats si sono dovuti fermare, l’Associazione esprime la proprio vicinanza a tutte le istituzioni e a tutti gli operatori che stanno lavorando senza sosta per arginare questa grossa emergenza, proponendo l’acquisto delle t-shirt Combattons Ensemble! Mais à distance #iorestoacasa #iorestoinstalla.

L’offerta minima è di 10 euro e l’intero incasso sarà devoluto all’Ospedale Parini di Aosta.

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