18 ottobre 2024 – 15:01
Il dibattito sulla riforma elettorale è stato caratterizzato da un’attenzione particolare al posizionamento politico, trascurando però possibili compromessi che avrebbero potuto rappresentare un’opportunità preziosa. La decisione di optare per l’elezione diretta del presidente ha comportato la rinuncia a esplorare alternative che avrebbero potuto garantire una soluzione più equilibrata. Durante quel delicato periodo tra primavera ed estate, si è preferito concentrarsi sull’affermazione del centrodestra unito, anziché cercare una via intermedia che soddisfacesse le diverse sensibilità politiche. Un compromesso plausibile avrebbe potuto prevedere il mantenimento dell’elezione del presidente della Regione da parte del Consiglio, ma con un maggiore coinvolgimento dei cittadini attraverso un sistema di designazione più partecipativo. La questione riguardava anche la scelta del presidente da parte dei partiti o delle coalizioni, ma con un ruolo attivo degli elettori nel processo decisionale. Sembra quindi che l’opportunità di trovare un terreno comune sia stata sacrificata sull’altare della strategia politica, lasciando spazio a una soluzione che potrebbe non rispecchiare appieno la volontà popolare.