Saison Culturelle presenta il concerto “Electro-Afrique” e lo spettacolo teatrale “Magnificant”

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Mercoledì 2 giugno 2021 alle ore 18,30, al Teatro Splendor di Aosta, il concerto “Electro-Afrique”. L’appuntamento, tenuto conto delle misure anticovid vigenti, prevede il pubblico in sala, e sarà anche visibile in diretta streaming, gratuitamente, alle ore 18.30 di mercoledì 2 giugno 2021 e on demand, fino al 6 giugno 2021, sul sito www.bobine.tv.

Sonorità elettriche, strumenti tradizionali africani geneticamente mutati (un balafon cromatico, una batteria di doun doun) e marabouts del terzo millennio sono le ipnotiche maschere della Momo Orkestra, sestetto strumentale italo-franco-svizzero dall’anima burkinabé. La multiforme creatura plasmata e diretta dal bassista valdostano Maurizio Amato si esibirà per la prima volta in Italia con Electro-Afrique, spettacolo ideato per l’edizione 2021 della Saison culturelle.

Formatasi nel 2018 in occasione della laurea di Maurizio presso la prestigiosa Haute Ecole de Musique de Lausanne (HEMU Jazz), l’Orkestra ha all’attivo vari concerti, tra cui quello sull’iconico palco del Montreux Jazz Festival nella sua 52a edizione. Sonorità jazz, rock e metal s’innestano sul substrato del ricchissimo repertorio musicale africano bambara di cui Maurizio e compagni hanno subito l’irresistibile richiamo lungo il loro percorso artistico. Il vero collante della Momo Orkestra è dato dal desiderio dei musicisti di potersi confrontare ed esprimere su un terreno creativo nuovo, condiviso, meticcio e per certi versi sconosciuto, secondo lo spirito e l’attitudine improvvisativi propri del jazz. Il risultato di questo rituale animista elettrico e anti- ortodosso è una materia sonora dalle forme mai definite, densa di energia e pervasa dalla meditazione, costantemente in metamorfosi ma sempre convergente verso il continente africano.


venerdì 4 giugno alle ore 20.30 e sabato 5 giugno alle ore 17.00 e alle ore 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, lo spettacolo teatrale “Magnificat”, di e con Lucilla Giagnoni. L’appuntamento prevede la presenza del pubblico in sala.

“Al Teatro Splendor, in questi anni, sono stata invitata a presentare il mio cammino di ricerca come drammaturga e come attrice, in piena continuità: un percorso che letto di seguito diventa ancora più significativo dal momento che ogni mio spettacolo e sempre lo sforzo di dare una risposta alle domande lasciate aperte dallo spettacolo precedente e di porre nuove domande per il lavoro successivo. Da Vergine madre, un viaggio dentro la Divina Commedia, a Big Bang, verso le stelle di Dante per arrivare agli Inizi, il Libro della Genesi, la meccanica quantistica e la relatività, fino ad Apocalisse, verso la Fine che non è fine ma Rivelazione.

Questi tre spettacoli li ho legati in una trilogia, quella della “Spiritualità”. E poi quest’ultimo Magnificat, canto di lode alla vita, alla Terra di cui siamo parte e a quell’energia misteriosa che riempie il Cosmo e che ci da la vita, presente, anche se in diversa misura, in tutti noi, Uomini e Donne, che per millenni abbiamo cercato di soffocare ma che ora riemerge dal sonno secolare: l’energia del Femminile. Da Vergine madre a Magnificat: il filo rosso è una preghiera che è poesia e che, forse, proprio perché poesia, porta una risposta. Ho usato verbi al futuro perché forse anche io sono ancora legata alla logica del maschile, ci sono invece “fanciulle/principesse” che, come ci dice la cronaca quasi ogni giorno, in tutto il mondo già si stanno svegliando, già scuotono i potenti dai troni, già lavorano per salvare la terra con la cura e il governo di mani e menti femmine. Finalmente”.


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