Servizio Sanitario Nazionale: arriva l’infermiere di famiglia, più assunzioni e il potenziamento della rete ospedaliera

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Servizio Sanitario Nazionale: arriva l’infermiere di famiglia, ecco tutte le novità.

Il “decreto rilancio”, con i suoi 3 miliardi e 250 milioni di euro stanziati per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), porta con sé una serie d’importanti novità. Il Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha varato il documento, asserisce: “È una cifra molto più alta di quella che usualmente lo Stato investiva in un intero anno sul SSN, ci volevano due, tre anni per una cifra di questo tipo, invece in un colpo solo abbiamo cifre molto importanti”. I soldi saranno investiti in tre importanti progetti: rinforzo della rete territoriale, potenziamento della rete ospedaliera, nuove assunzioni. Vediamole nel dettaglio.

Copertura rafforzata sul territorio: più servizi domiciliari e il subentro della figura dell’infermiere di famiglia

Si comincia dalla copertura rafforzata sul territorio: più servizi domiciliari e il subentro della figura dell’infermiere di famiglia. “Ci siamo resi conto come questa sia la vera chiave per affrontare l’epidemia – ha dichiarato Speranza – Mettiamo in campo 9600 infermieri, con la figura dell’infermiere di famiglia e investiamo, in particolare, sui servizi domiciliari alle persone fragili che farà passare l’Italia dal 4 per cento della platea di assistiti al 6,7 per cento, cioè lo 0,7 per cento in più della media Ocse”. 

Potenziamento rete ospedaliera

“Con questo decreto – ha continuato il Ministro – si arriverà a 11.109 posti in terapia intensiva, il 115 per cento in più di quelli che avevamo prima dell’emergenza Covid. Non sappiamo quello che ci aspetta, gli esperti parlano della possibilità di una seconda ondata. Dobbiamo essere pronti”.

Più assunzioni

Parte del denaro sarà investita in nuovi posti di lavoro (240 milioni) e in incentivi ai medici, infermieri e a tutto il personale sanitario (190 milioni). In merito il Ministro Speranza afferma: “Abbiamo trovato risorse anche per finanziare altre 4200 borse di specializzazione. Il Servizio Sanitario Nazionale è una pietra preziosa e investire su questa pietra preziosa serve a rendere il nostro Paese più forte”.

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